giovedì 24 febbraio 2011

Libia, l'aumento della benzina ed il buco di 27.250.000 € al giorno.

Naturale che la crisi in Libia non potesse che avere ripercussioni sul valore del greggio e, quindi, sul prezzo alla pompa.
Il monitoraggio di quotidianoenergia.it ha, infatti, rilevatoi che:"La crisi libica impatta in maniera sempre piu' significativa sui prezzi del greggio e dei prodotti. L'ulteriore, forte impennata dei prezzi di benzina e diesel in Mediterraneo (rispettivamente +13,75 $/ton a 964 $/ton e addirittura +19,25 $/ton a 943,50 $/ton) ha favorito infatti l'ennesima raffica di aumenti sulla rete carburanti con la sostanziale chiusura del 'giro' di rialzi innescato da Eni, Esso e TotalErg che, comunque, si e' mossa ancora''.

'Nel dettaglio, a livello Paese, la media dei prezzi praticati della benzina (in modalita' servito) va dall'1,515 euro/litro degli impianti Esso all'1,521 dei p.v. Eni (no-logo a 1,437 euro/litro). Per il diesel si passa dall'1,403 euro/litro delle stazioni di servizio Esso all'1,413 rilevato negli impianti Q8 (le no-logo a 1,345). Il Gpl, infine, si posiziona tra lo 0,789 euro/litro registrato nei punti vendita Eni allo 0,800 euro/litro degli impianti Q8 (0,771 euro/litro le no-logo).Al Sud la verde supera ormai quota 1,55 euro/litro, mentre il diesel punta decisamente 1,44. Da segnalare gli oltre 0,800 euro/litro del Gpl. Salgono anche le no-logo ma la convenienza resta confermata''
 
Sin qui niente di strano, solo vorrei considerare con voi un aspetto spesso sottovalutato in materia e cioè, com'è composto il prezzo della benzina?
  1. Costo del prodotto e margine di guadagno (31.33% sul prezzo complessivo);
  2. Accise (cioè tutte le imposte di cui il prodotto è gravato siano esse di carattere locale, regionale o statale – la voce pesa per il 52,00%);
  3. Imposta sul valore aggiunto, IVA, uguale al 20% (la voce pesa, ovviamente, per il 20% rispetto alla somma delle prime due e, pertanto, per il 16,67% sul totale pagato).
Al di là del valore di mercato del greggio il dato da valutare rigurada le accise (tasse) che gravano sull'utente finale; molte di queste sono a dir poco anacronistiche (introdotte per affrontare situazioni d'emergenza) :
* 1,90 lire per il finanziamento della guerra di Etiopia del 1935;
* 14 lire per il finanziamento della crisi di Suez del 1956;
* 10 lire per il finanziamento del disastro del Vajont del 1963;
* 10 lire per il finanziamento dell'alluvione di Firenze del 1966;
* 10 lire per il finanziamento del terremoto del Belice del 1968;
* 99 lire per il finanziamento del terremoto del Friuli del 1976;
* 75 lire per il finanziamento del terremoto dell'Irpinia del 1980;
* 205 lire per il finanziamento della guerra del Libano del 1983;
* 22 lire per il finanziamento della missione UNMIBH in Bosnia Erzegovina del 1996;
* 39 lire per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004.

Totale 486 Lire/lt pari a 0,25 €
Passata l'emergenza, resta la tassa...mah, logica Italiana? Si aggiunga, poi, che su tali tasse viene, altresì, applicata l'Iva...la tassa sulla tassa!

TRADUZIONE:
Ogni giorno in Italia si erogano 109 milioni di litri di carburante.  
0,25 € * 109.000.000= 27.250.000 EURO
somma che, ogni giorno, con la scusa di finanziare la guerra in Abissinia o l’alluvione di Firenze, i cittadini italiani pagano al fisco. 

Art. 1 Costituzione....mah...
  

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