mercoledì 9 febbraio 2011

Braveheart a Palazzo Chigi...utopia o possibilità concreta?

Ieri, per l'ennesima volta (ormai credo la quindicesima), ho rivisto il film Braveheart con e di Mel Gibson...
La trama è molto semplice...un clan di scozzesi, capeggiati da tale William Wallace (Mel Gibson) sfinito dai soprusi del sovrano inglese, Edoardo I, inizia una rivolta contro l'oppressore al grido di "...libertà, libertà!!!"
Film molto semplice, lunghino, con scene ad effetto e cruenti scontri sul campo di battaglia.
Sono onesto, in verità l'ho rivisto perchè volevo assolutamente capire il significato di un grido di battaglia scozzese (rivelatosi essere Alba gu brath...slogan scozzese di fedeltà alla patria) e, poi, inevitabilmente ho proseguito sino alla fine. 
So per certo che in tanti hanno ripetuto l'esperienza di ieri; allora una domanda...."perchè?"
Si, mi sono chiesto cosa spinga tutti noi a rivedere un film del genere, vecchio di quasi vent'anni e di cui conosciamo per filo e per segno ogni scena, semplicino ma efficace per alcune scene e la colonna sonora.
La risposta è molto sempice. I valori! Si, i valori che si esprimono in questa produzione; libertà, giustizia ed autonomia di un popolo da un sovrano despota!
Si, perchè, che ci crediate o no, tutti noi, dall'operaio Fiat al grosso industriale, chi più, chi meno...in quelle tre ore, per magia scendiamo in campo a fianco di Wallace, sollevando una scure da 20 Kg e (anche se inspiegabilmente) prendendo a cuore la causa del popolo scozzese.
Quei valori ci sono innati e, fintanto che si manifesteranno, vorrà dire che l'italiano c'è, il suo spirito di "sovrano d'Italia" è vivo!
Dinanzi ad una classe politica "opprimente ed ingiusta" c'è un piccolo William Wallace che vorrebbe dire alle istituzioni "io sono qui! Sappi che lotterò per la mia libertà ed il mio diritto alla felicità!"
Ed allora ben vengano queste produzioni holliwoodyane, questo sperpero di milioni di euro....se il controvalore è tener viva quella fiammella che contraddistingue la sete di ognuno di noi di grandi valori, allora si!
Per carità, non dico di scendere dinanzi ai palazzi della politica con scuri e lence (legalità, sempre) ma solo di ricordare alle istituzioni che il potere sovrano, quello diretto, appartiene a noi, al popolo!
Ed allora una domanda, che vorrei porre a voi...ci sarà mai un Wallace, qualcuno di indifferente al fascino del potere, che riuscirà a guidare questo paese in modo onesto ed illuminato?

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