martedì 29 marzo 2011

Videoconferenza Usa Francia Inghilterra Germania per le sorti libiche...

Sinora mi sono sempre astenuto da un commento in ordine all'interventismo (secondo me eccessivo) cui si è assistito in territorio libico da parte della coalizione alleata. 
Ora, però, non riesco più ad osservare passivamente il comportamento del nostro governo mentre i cosiddetti amici-alleati stanno cercando di spartirsi il petrolio ed il gas di quel paese.
Passi (...) che nessuno abbia fiatato dinanzi al comportamento francese che, senza alcuna risoluzione, aveva gia provveduto a sganciare un paio di missili sulle postazioni "nemiche", ma quanto è successo ieri grida allo scandalo.
Come molti ben sanno il Presidente Obama (ex pacifista antireazionario etc. etc...)ha indetto una videoconferenza a quattro (Usa, francia, Germania ed Inghilterra) al fine di fare il punto sulla situazione libica e concordare i prossimi interventi.
Ciò che è grave è che nessuno ha avvertito la necessità di contattare anche l'Italia, forse la prima fra le potenze interessate dal conflitto in corso.
Ciò che è grave è che nelle nostre basi e nel nostro mare stazionano perennemente gli armamentari alleati e che nessuno abbia dimostrato un minimo di riconoscenza verso il nostro paese.
Ciò che è veramente grave è ch nessuo abbia considerato il fatto che da buoni dirimpettai siamo i primi interessati a conoscere il futuro di quasta situazione.
Ciò che è veramente grave è che, considerati gli intensi sforzi commerciali già attivi in Libia, nessuno abbia pensato di alzare un telefono per chiederci un parere.
Ciò che è veramente grave è che nessuno abbia osservato come l'interventismo in Iraq fosse fondato su motivi nettamente più concreti di quelli odierni.
Ma ciò che in assoluto è veramente grave è che il nostro governo, davanti a questa ennesima umiliazione internazionale, non abbia avuto il coraggio di battere i pugni sul tavolo per far valere il nostro diritto internazionale.
Caro Ministro Frattini, caro Presidente Berlusconi...scusate se oggi non mi sento molto italiano!
Viva i 150 anni dell'Unità!

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