giovedì 3 marzo 2011

Droga in Parlamento...tutelare la casta o il cittadino?

Forse molti di voi si ricordano il servizio con cui la Iene nel lontano 2006 rivelarono l'uso da parte di alcuni parlamentari di droghe; nello specifico venne cammuffato un tampone per il rilievo antidroga con la scusa di dover truccare gli interessati. Ne emerse un dato interessante e cioè che su 50 deputati e 16 senatori ben 16 erano positivi a cannabis e cocaina...un dato allarmante.
Ciò che molti non sanno è che nel 2008 la Suprema Corte di Cassazione (III sezione penale sentenza n.23086)  ha condannato la trasmissione per l'illiceità del servizio, statuendo che :"l’informazione evidenziata che taluno, entro una circoscritta e determinabile cerchia di persone, faceva indebito uso di droghe […] in tale situazione, tutti i parlamentari potevano essere indiscriminatamente insospettati di assumere stupefacenti con la conseguenza che ogni membro del Senato o della Camera, nonché l’istituzione parlamentare, ha subito un nocumento alla sua immagine pubblica e onorabilità"
Tradotto...si sarebbero violate le normative in ordine al trattamento dei dati e, quindi, ne sarebbe emerso un danno all'immagine, onorabilità e rispettabilità di tutto il corpo legislativo.
Non so voi ma sinceramente non ritengo che il servizio del programma di Mediaset abbia genericamente coinvolto tutto il Parlamento o (peggio) tutta la classe politica. Al contrario, non potendo divulgare i nomi dei parlamentari coinvolti aveva sottolineato come una sola parte (16 su 66 campionati) avessero dimostrato di essere positiva alle sostanze stupefacenti.
Per carità la Corte di Cassazione ha emesso una sentenza di condanna che oggettivamente può trovare le sue ragioni, solo non ritengo che da quanto accaduto possa configurarsi un danno all'intera istituzione "Parlamento". Non è il mio lavoro.....
In ogni caso v'è un dato fondamentale da analizzare...alcuni parlamentari fanno uso di sostanze stupefacenti.
Ne può emergere un dibattito in ordine all'opportunità che un consumatore di droghe faccia il deputato o il senatore...potremmo avere schiere di favorevoli o contrari...
Il vero problema consiste nel fatto che una Stato etico deve tutelarsi all'esterno, agli occhi dei cittadini , predisponendo accorgimenti atti a dimostrare (qua si) che il candidato eletto è degno di rappresentare il "popolo". Una serie di misure atte a cautelare chiunque elettore ed eletto!
Ma allora....perchè non rendere obbligatorio un test? Un controllo che riguardi tutti i dipendenti pubblici e, quindi, anche i rappresentanti-legislatori.
Le iene hanno dimostrato come ciò sia semplicissimo, come basti un dichetto di cotone appoggiato sulla fronte e zac....gioco fatto!
E' interesse di tutti sapere se l'On. Pico Pallo sia o no consumatore di cocaina o altro, mi pare perfettamente in linea con la c.d. trasparenza pubblica della funzione amministrativa.
Voi che ne pensate?


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