lunedì 31 gennaio 2011

Berlusconi, Fini e Bersani nel bunga bunga delle istituzioni

Bunga bunga, un termine entrato di prepotenza nelle menti di tutti gli italiani e destinato in futuro ad identificare ogni tipo di malcostume sessuale che dovesse colpire il mondo della politica.
Da quando la procura di Milano ha iniziato ad intercettare le telefonate in cui (così pare) il consigliere Minetti, Ruby rubacuori, Emilio Fede e Lele Mora conversavano allegramente di feste e festini avvenuti al cospetto del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si sono aperte le danze di un circo mediatico fatto di serate "da Santoro", salotti "alla Vespa" e fiumi di ipotesi sulla veridicità e legalità di quante avvenuto.
In realtà ritengo che il concetto di bunga bunga (vi invito a cercare il termine su internet perchè si è scatenato l'inferno) vada oltre ad un contorto costume sessuale...ritengo, invece, che vada identificato con la pratica con cui ormai comunemente ed indistintamente TUTTA la politica tratta il mandato ricevuto dagli elettori.
Esiste, allora, un filo comune che unisce gli scandali riferibili alla Presidenza Berlusconi (dirà la magistratura cos'è successo...), a quella Fini o alle incapacità del PD di Bersani (Napoli docet)...la politica ha smesso di parlare con e soprattutto agli italiani!
Sembra quasi che, superato lo scontro elettorale, i delegati del popolo scordino l'incarico ottenuto (con tanto onore) dagli Italiani.
Sono certo e sicuro che se le istituzioni percepissero maggiormente la presenza degli italiani sotto ai palazzi del potere si rifletterebbe accuratamente prima di commettere scempio dell'incarico ottenuto.
Destati, Italia...non permettere alla classe politica di giocare al bunga bunga col tuo voto!

Art. 1 Cost...

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